Sicuramente una delle più grandi innovazioni riguardo lo stile di vita dei primi uomini è il passaggio dalla fase nomade (...-8000 a.C.) a quella cosiddetta "agricola" (8000 a.C.-1750 d.C) nella quale essi si stanziano in villaggi, che poi diventeranno vere e proprie città, dove iniziano a sperimentare nuovi metodi di sopravvivenza, occupazione e lavoro. In questa fase quindi, le innovazioni, soprattutto nei campi dell'agricoltura e dell'artigianato, sono molte e, per questo, io vorrei presentare qualche esempio.
- Intorno al 730 a.C. si sviluppa una produzione di beni di prestigio come elmi, scudi, carri a due ruote, morsi metallici e vasellame.
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esempio di vaso etrusco (IX a.C.-I a.C.) |
- Nel 220 a.C. con la lex Metilia de fullonibus viene regolato il lavoro della nuova figura dei follatori, ovvero dei produttori di panni di lana attraverso, appunto, un macchinario chiamato "follone".
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modello di follone a martello |
- l'aratro. I primi aratri avevano struttura semplice, ovvero una struttura portante con bastone di legno verticale trainata sul terreno. I mesopotamici (6000 a.C.) furono i primi ad addomesticare i buoi in modo da facilitare il trascinamento dell'aratro sui campi. (https://it.wikipedia.org/wiki/Aratro)
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aratro dell'età del bronzo (trovato a lavagnone) |
- Infine, vorrei ancora citare un'altra importante innovazione: gli acquedotti e, in particolare, quelli romani. Grazio agli scritti di Vitruvio, come il De architectura, possiamo capire come funzionassero e come venissero costruiti questi sistemi innovativi per convogliare l'acqua.
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scorcio del parco degli acquedotti a Roma |
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