giovedì 26 marzo 2020

Step #04 Il mito dell'innovazione

Il verbo "innovare", visto in maniera superficiale, potrebbe sembrare un verbo moderno, che riguarda sole civiltà più evolute senza avere radici più antiche.
Andandone a cercare alcune, però, mi sono imbattuta in un mito che fa proprio al caso nostro e, quindi, oggi volevo parlarvi del dio greco Prometeo e del suo mito.

Jan Cossiers, Prometeo ruba il fuoco (XVII sec.)

Prometeo è il dio, appartenente alla mitologia greca, a cui fu affidato, da Zeus, il compito di forgiare il genere umano e, per questo motivo, fin dal principio egli dimostrò grande amicizia nei confronti degli uomini, tanto da rubare ad Atena uno scrigno contenente l'intelligenza e la memoria per poterlo donare a loro.
Per questo ed altri inganni da parte di Prometeo, al fine di agevolare e innovare la vita dell'uomo, Zeus punì le sue creature tanto amate togliendo a loro il fuoco, senza il quali essi sarebbero regrediti fino al punto di morire. Secondo il mito, fu proprio allora che Prometeo, disobbedendo un'altra volta a Zeus, entrò di notte nell'Olimpo e, senza farsi vedere, rubò il fuoco e lo condivise con gli uomini. 

Questo mito secondo me rappresenta due punti importanti dell'innovare: l'introduzione di qualcosa che migliori la vita delle persone e la condivisione (da parte di Prometeo in questo caso) di quel qualcosa con gli altri.

domenica 22 marzo 2020

Step #02 Cominciamo dal principio...

Tutto ebbe inizio nella Roma degli antichi latini, dove la lingua su cui si basa il nostro italiano iniziava, piano piano, a formarsi. Giorno dopo giorno nuove esperienze venivano fatte e nuovi termini, di conseguenza, creati.
Proprio uno di questi giorni, in uno dei tanti e famosi banchetti organizzati in città, un gruppo di servi erano indaffarati a portare al padrone, e ai suoi invitati, piatti ricolmi di pietanze prelibate.
Visualizza immagine di origine

A causa dell'ingordigia dei commensali, però, il banchetto si prolungava ormai da ore e questi erano stufi di ricevere sempre le stesse pietanze, anche perchè i poveri servi non avevano più idea di che cosa preparare per soddisfare le loro voglie: tutti i piatti da loro conosciuti erano stati già cucinati. 
Fu così che questa situazione problematica tirò fuori dalla mente di uno dei servi un'idea ingegnosa, ma allo stesso tempo un po' rischiosa: cucinare uno dei piatti già fatti in precedenza ma, questa volta, aggiungendo qualche nuova spezia alla ricetta, così da ottenere un nuovo sapore ma senza dover inventare da zero un altro piatto, il che avrebbe richiesto troppo tempo. Tutta la servitù, nonostante la preoccupazione per l'eventuale fallimento dell'impresa, decise di tentare. Inizialmente, il volto del padrone alla vista di una portata già stata preparata non faceva presagire nulla di buono ma, per non fare aspettare gli invitati, cominciò lo stesso a mangiare e i servi tirarono un sospiro di sollievo nel vedere che egli era davvero sorpreso da questo gusto nuovo e buonissimo. Entusiasta del risultato, il padrone decise di rendere famosa questa pratica del cambiare uno o più ingredienti in una ricetta già esistente al fine di migliorarne il sapore. Questa nuova pratica venne descritta da lui con il termine "novȃre", ovvero "fare nuovo qualcosa" e, molto presto, questo termine cominciò ad essere utilizzato non solo in campo culinario, ma in molti altri aspetti della vita quotidiana.
Insomma, una cosa è certa: il coraggio dei servi venne preso come esempio da tutti coloro che, bloccati dalla paura di un rifiuto, fino a quel momento avevano represso idee innovative che potevano sostituire sistemi o oggetti ormai superati all'interno della società.
Ed ecco qui il nostro "innovare"!

Ma chissà se andò realmente così...secondo voi?

Step #01 bis "innovare"...nel mondo

Buongiorno!
Oggi, collegandomi al primo post, vorrei ampliare la ricerca riguardo al verbo "innovare" ma, questa volta, andando ad analizzare l'uso che questo termine ha nel mondo.

  • partiamo dall'inglese. "Innovare" diventa "to innovate" o "to modernize" il cui significato risulta letteralmente essere "to introduce changes and new ideas in the way something is done or made" (https://www.collinsdictionary.com/dictionary/english/innovate). Nella letteratura troviamo sia esempi positivi che esempi negativi della ricerca di innovazione. Infatti, già nel 1592, Christopher Marlowe, con il suo racconto "La tragica storia del Dottor Faust"(https://it.wikipedia.org/wiki/La_tragica_storia_del_Dottor_Faust), ci offre una visuale più negativa basata sulla troppa sete di accrescere il livello tecnologico in possesso dell'uomo da parte del protagonista.
Faustus-tragedy.gif
Frontespizio dell'opera in un'edizione del 1620
Solo successivamente (durante il XVIII secolo), con l'influenza dell'illuminismo, in Inghilterra, progresso ed innovazione assumono connotazione positiva, diventando il punto focale dello spirito del tempo.

Anne-Louise Germaine de Staël in un ritratto di Marie-Eléonore Godefroid




mercoledì 18 marzo 2020

Step #01 "innovare"


  • il termine "innovare" viene definito nel vocabolario italiano Treccani (http://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/innovare/1/) come "rendere nuovo", da cui l'aggettivo "innovativo" ovvero "che porta innovazione a qualcosa". Con "innovare" in lingua italiana si intende quindi l'azione di introdurre nuovi metodi, nuovi ordinamenti, all'interno di un vecchio sistema o di una situazione precedente e, per questo motivo, ho pensato che questa immagine poteva rappresentare bene l'azione dell'eleborare nuove idee.




  • Per quanto riguarda l'inglese, la lingua fondamentale alla base delle comunicazioni intercontinentali e, quindi, usata per apportare le suddette innovazioni in qualsiasi campo, il verbo utilizzato è "to innovate" oppure "to modernize". Anche in questo caso il concetto alla base rimane quello di modernizzare e superare situazioni precedenti, cercando, naturalmente, di migliorarle.
  • L'etimologia della parola, presente nel vocabolario etimologico della lingua italiana (https://www.etimo.it/?term=innovare&find=Cerca), risale al latino "novàre" ovvero "fare nuovo" e, di conseguenza, "alterare l'ordine delle cose stabilite per fare cose nuove". Secondo me è proprio questo il bello dell'innovare: avere il coraggio di sbilanciarsi per un momento e cambiare qualcosa che già esiste per dimostrare che c'è sempre la possibilità di migliorare e, perchè no, migliorarsi.
  • Vorrei chiudere questo primo capitolo del blog con una citazione del grande Umberto Veronesi:"l'innovazione si fonda sulla capacità di trasgredire.".
     

Step #25 Riassunto finale

Eccoci qui alla fine del nostro percorso attorno al termine "innovare" ed a tutte le sue sfumature. Nella  mappa concettuale   ho ...